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Lesione Melanocitaria

Melanoma Sincrono: Caso clinico e considerazioni dermoscopiche

Vi riporto il caso clinico di un ragazzo di 28 anni, fototipo I, in buono stato di salute generale.

All’esame obiettivo cutaneo presentava:

  • Regione addominale: lesione pigmentata bruno-irregolare, rilevata al centro, con limiti sfumati, modificatasi nell’ultimo anno.
  • Braccio sinistro: lesione pigmentata nodulare, bruno-rossastra, moderatamente ulcerata.

Anamnesi familiare negativa per melanoma.

Lesione Melanocitaria

Valutazione dermoscopica

Lesione addominale

La lesione melanocitaria addominale mostrava un pattern multicomponente, con marcata asimmetria di forma, strutture e colori.
Nell’area non palpabile erano evidenti punti/globuli irregolari, dal marrone-brunastro al grigio-nerastro.

Pattern multicomponente    Colore Variabile Lesione

Nella porzione palpabile si osservavano:

  • aree globulari rossastre e rosso-lattescenti
  • velo biancastro
  • numerose strie biancastre disposte prevalentemente in modo ortogonale

Lesione nodulare del braccio sinistro

La neoformazione nodulare presentava:

Zoom Lesione    Asportazione Lesione

  • grosse strutture globulari rossastre e rosso-lattescenti delimitate da setti biancastri
  • pattern vascolare polimorfo con vasi lineari irregolari, vasi a forcina irregolari e vasi glomerulari
  • aree opache giallo-brunastre in corrispondenza dell’ulcerazione
  • area periferica con reticolo brunastro e strie periferiche

Esame istologico

Cellula Melanoma    Cellula Melanoma

Entrambe le lesioni sono state sottoposte ad asportazione chirurgica.

  • Lesione addominale: melanoma a diffusione superficiale a cellule fusate, con discreta risalita intraepidermica (Melanoma Livello II, 0,7 mm secondo Breslow).
  • Lesione del braccio sinistro: melanoma in fase verticale di invasione (Melanoma Livello III, 2,2 mm secondo Breslow).

Cellula Melanoma     Cellula Melanoma

Melanoma sincrono: definizione e epidemiologia

Il melanoma sincrono rappresenta una condizione rara ma clinicamente rilevante.

La definizione non è univoca:

  • per la maggior parte degli autori, sono sincroni i melanomi diagnosticati entro 3 mesi;
  • per altri, l’intervallo si riduce a 1–2 mesi.

Circa il 30% dei pazienti riceve la diagnosi del secondo melanoma entro 1–3 mesi; nel 60% dei casi il secondo melanoma insorge invece dopo 3 anni (metacrono).

L’incidenza varia tra 1,1% e 2,5% dei pazienti con melanoma.

Risulta più frequente in soggetti maschi, giovani e con fototipo chiaro (I–II).

Fattori di rischio

I principali fattori predisponenti includono:

  • storia personale di melanoma
  • predisposizione genetica/familiare
  • presenza di nevi atipici
  • esposizione solare acuta

Dal punto di vista genetico, CDKN2A è il locus maggiormente associato ai melanomi multipli: circa il 16,3% dei pazienti con melanomi multipli presenta mutazioni di CDKN2A.

Localizzazione delle lesioni

Il secondo melanoma primitivo tende a svilupparsi in sedi anatomiche diverse rispetto al primo, nonostante sia stata osservata una concordanza di localizzazione superiore a quella attesa casualmente.
Ciò suggerisce una possibile suscettibilità cutanea dell’area adiacente al primo melanoma.

Non è ancora chiaro quale regione corporea presenti la più alta percentuale di concordanza (testa/collo, tronco, estremità).

Caratteristiche dei melanomi multipli

Studi recenti evidenziano che i melanomi secondari primari presentano spesso uno spessore secondo Breslow simile o inferiore al primo melanoma, evidenziando l’importanza del follow-up precoce e accurato.

Sono stati associati a melanomi multipli con pattern dermoscopici simili:

  • età avanzata (>65 anni)
  • danno attinico
  • insorgenza sincrona
  • spessore comparabile

Al contrario, melanomi multipli dermoscopicamente differenti sono associati a:

  • giovane età
  • anamnesi familiare positiva
  • assenza di danno attinico
  • insorgenza non sincrona
  • spessore differente

Follow-up e gestione clinica

In presenza di un secondo melanoma cutaneo primitivo, si applicano le stesse linee guida previste per il melanoma singolo.

Il follow-up deve essere determinato in base alla stadiazione più elevata tra i melanomi diagnosticati.

La maggiore predisposizione dei pazienti con storia personale di melanoma richiede:

  • esame accurato dell’intera superficie cutanea
  • controlli ogni 3–6 mesi nei primi due anni
  • attenzione particolare in presenza di fattori di rischio

 

Dottoressa Carlotta Gasparini

 

Bibliografia

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(2) Ariyan S et al. Multiple primary melanomas: data and significance. Plast Reconstr Surg 1995;96:1384-1389
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